Sono passati 4 giorni dalla morte dell'Avv. Ebru Timtik, che ci ha lasciati dopo 238 dall'inizio dello sciopero della fame.

La collega ha anteposto i diritti umani, compreso quello ad ottenere un equo processo, alla propria stessa vita.

Legittimo chiedersi, oggi, se fosse stato opportuno o necessario intervenire prima, ma certamente più utile ricordarsi che Ebru è la martire di una guerra ancora in corso.

Secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione "The Arrested Lawyers Initiative" nella sola Turchia sono oltre 1.500 gli avvocati perseguitati e 605 quelli arrestati.
Tra quelli detenuti, 345 sono stati condannati a 2.158 anni di carcere, con lo scopo di imbavagliarli, sotto l'accusa di presunta adesione ad organizzazioni terroristiche armate.  
L'Associazione Vis Romana ricorda che Ebru Timtik era una di noi. Ebru sono i 1500 avvocati perseguitati in Turchia e le migliaia perseguitate in tutto il mondo per aver prestato il nostro giuramento e chiede all'Ordine degli Avvocati di Roma di formulare le dovute istante al Ministro della Giustizia ed a tutte le istituzioni, affinché la Sua morte non risulti vana e non si risolva nella soluzione più vantaggiosa per tutti i regimi dittatoriali.